Loligo vulgaris
Corpo allungato, snello, provvisto di due pinne quasi romboidali ad angoli smussati che, dall’estremo posteriore, giungono fino alla metà del corpo ed anche oltre. Braccia tentacolari non interamente retrattili, clavate all’estremità, provviste di 4 o più serie di ventose ineguali. La loro lunghezza è di circa 3 volte quella dei tentacoli minori i quali, in numero di 8, e non tutti della medesima lunghezza, sono provvisti di due serie di ventose peduncolate. Colore bianco rosato punteggiato di bruno e rosso. Lunghezza, mediamente, di 30-40 cm. Presente in tutto il Mediterraneo. Vive lungo le zone costiere, sui fondali fangosi e sulle praterie di Poseidonia. Viene catturato con le lenze e con le reti a strascico. Carne molto apprezzata ed utilizzata per numerose preparazioni alimentari. La lavorazione non presenta alcuna problematica.
Basso apporto in grassi (1,90%) e modesto contenuto in proteine (13,50%). Tra gli acidi grassi saturi il più rappresentativo è stato l’’acido palmitico con il 20,3%. Tra i monoinsaturi l’’acido oleico è quello ritrovato in concentrazioni maggiori con il 11,3%. Infine tra gli acidi grassi polinsaturi quelli maggiormente presenti sono EPA e DHA con il 14,6% ed il 16,9% rispettivamente. Il rapporto ω 6/ω 3 è pari a circa 1 a 7.
- Omega 3 – 33%
- Omega 6 – 4%
- Polinsaturi 37%
- Saturi 37%
- Monoinsaturi 25%
- Febbraio
- Marzo
- Ottobre
- Novembre