Sardina pilchardus
Corpo fusiforme, non molto compresso lateralmente, coperto di grosse squame sottili, che si staccano facilmente. La testa, di grandezza normale, ha una bocca terminale ed obliqua, con denti piccolissimi. Le mascelle sono di lunghezza uguale e terminano all’altezza del bordo anteriore dell’occhio, che ha la palpebra adiposa posteriore ben sviluppata. Nell’opercolo vi sono alcune strie ben visibili dirette in basso. Unica pinna dorsale, la cui origine è più vicina al muso che all’origine della caudale e in posizione anteriore all’inserzione delle ventrali. L’anale ha i due ultimi raggi più allungati e la caudale, forcuta, è provvista di due squame appuntite su ogni lato. La colorazione è azzurro verdastra per il dorso e argentea per i fianchi. Spesso vi è una macchia in vicinanza dell’opercolo. Presente in tutto il Mediterraneo. Pesce gregario. Si cattura con reti da posta alla deriva o con reti di circuizione (lampara, cianciolo) con o senza l’ausilio di fonti luminose dalle quali è attratta. Particolarmente apprezzata da alcune tradizioni alimentari del Paese per il sapore intenso delle carni. Utilizzata in numerose preparazioni alimentari. Presenta una lisca centrale e lische disposte lungo i margini del corpo. Le lische, dato il loro ridotto diametro, richiedono attenzione.
Presenta un consistente contenuto in grassi (4,5%) a cui si associa un elevato apporto in proteine (20,8%). Tra gli acidi grassi saturi il più rappresentativo è stato l’’acido palmitico con il 24,6%. Tra i monoinsaturi l’’acido oleico è quello ritrovato in concentrazioni maggiori con l’’11,65%. Infine tra gli acidi grassi polinsaturi quelli maggiormente presenti sono EPA e DHA con il 5,77% ed oltre il 17% rispettivamente. Il rapporto ω 6/ω 3 è pari a circa 1 a 8.
- Omega 3 – 33%
- Omega 6 – 4%
- Polinsaturi 37%
- Saturi 35%
- Monoinsaturi 24%
- da Giugno a Novembre